Cosa devono imparare su di sé le persone insicure: 4 spunti utili

insicuri

Alzi la mano chi non vorrebbe sentirsi sicuro, determinato e super motivato sempre: credo la maggior parte di noi!

Oggi va molto di moda parlare in psicologia di argomenti “positivi”, sempre utili, per  carità, ma che tralasciano a volte di accennare alla fatica, alla frustrazione, all’ascolto delle emozioni meno piacevoli. Tutto ciò fa parte della vita di ogni essere umano, a maggior ragione per chi si sente spesso vulnerabile ed insicuro.

In queste righe voglio rivolgermi appunto agli insicuri, a chi sente spesso che ciò che pensa può non andare bene, non essere approvato dagli altri; a chi teme il giudizio altrui e per evitarlo si sforza in ogni modo di piacere e fare ciò che gli viene chiesto; a chi è forse un po’ stanco di tutto ciò e vede “i sicuri” come una categoria di persone irraggiungibili. Beh, caro amico, non lo sono! Anche tu puoi allenarti in questo e diventare un po’ alla volta sempre più sicuro di te!

Vediamo assieme quali sono le caratteristiche della persona “sicura di sé”

ACCOLGONO IL PROPRIO PENSIERO

Non ritengono di avere sempre ragione a prescindere (questo è un aspetto delle personalità narcisiste più rigide), ma danno credito al loro pensiero. Mettono in conto che possono sbagliare ma questo non gli impedisce di provarci, di dire la loro opinione. Hanno rispetto per se stessi e per il loro modo di pensare non screditando contemporaneamente il pensiero altrui.

SANNO DISTINGUERE LE CRITICHE

Tutti abbiamo più o meno paura del giudizio degli altri, soprattutto se inseriti in certi contesti. La differenza tra i sicuri e gli insicuri sta nel fatto che i primi non si attaccano di fronte ad una critica ma sanno capire se vale la pena accettarla oppure respingerla. Gli insicuri, viceversa, accolgono qualsiasi critica, anche la più distruttiva, e continuano in autonomia ad auto-attaccarsi.

NON CRITICANO GLI ALTRI MA SONO APERTI ALLE DIVERSITA’

Non criticando se stessi hanno imparato anche a non criticare modi diversi di pensare e di vedere la vita. Sanno che ogni punto di vista può essere accettabile, respingendo eventualmente ciò che non fa al proprio caso senza rabbia, astio o critiche. Sono quindi aperti alla diversità.

SI TRATTANO CON GENTILEZZA

La caratteristica che più mi piace: la gentilezza. Insegniamo spesso ai bambini fin dall’asilo ad essere gentili con gli altri ma dovremmo insegnar loro anche ad esserlo con se stessi. Quando fai un errore cosa pensi di te? Quando ti vengono a trovare delle persone improvvisamente e senti di non avere la casa in ordine, come reagisci? Quando ti viene fatta una critica anche in tono pacato, cosa ti dici?

L’autocompassione, ovvero la gentilezza verso se stessi, è la capacità di sapersi accogliere e perdonare di fronte ai nostri errori, ricordandoci che non dobbiamo essere perfetti, ma solo noi stessi.

Ricapitolando: cosa ha bisogno di imparare una persona insicura?

- Ad accogliere il proprio pensiero, sentendo che va bene anche il suo modo di vedere il mondo. È semplicemente un punto di vista su tanti validi;

- Saper distinguere le critiche: se è distruttiva non va mai bene, se è costruttiva valuta di volta in volta. Non tutti i giudizi su di noi o il nostro comportamento vanno accettati a prescindere! (su questo trovi un articolo specifico qui)

- Non criticare il modo di vedere degli altri, così come visto nel primo punto, hai bisogno di non criticare il tuo;

- Sii gentile con te stesso e datti il permesso di sbagliare. La persona adulta e matura non è chi non sbaglia mai, ma chi compie l’errore e poi cerca di rimediare. Solo così puoi davvero migliorare.

In molti casi questo processo di lavoro su di sé può essere difficoltoso, soprattutto se le critiche che rivolgi a te stesso sono forti e continue. Contatta uno psicoterapeuta per un percorso guidato, in cui potrai apprendere come raggiungere l’obiettivo di diventare una persona più sicura di sé. Non sempre la psicoterapia ha una lunga durata, a volte possono bastare dei mesi o qualche settimana. La cosa più saggia che puoi fare è prendere un appuntamento per un primo colloquio e capire di quale tipo di lavoro psicologico avrai bisogno, confrontandoti con il tuo terapeuta.

 

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Eleonora

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