Si tende troppo spesso a pensare che nella società odierna gli estroversi siano maggiormente avvantaggiati rispetto alle persone più timide ed introverse. Ebbene non è così! Gli introversi, i sensibili e i timidi hanno delle potenzialità e delle risorse molto utili, anche in una cultura come la nostra.
Secondo Jung
Nel 1921 Carl G. Jung aveva pubblicato un testo divenuto celebre “Tipi psicologici”, dove rende noti i termini introverso ed estroverso.
Gli introversi sono attratti dal mondo interiore del pensiero e del sentimento, gli estroversi dal mondo esterno delle persone e del fare.
Gli introversi si riservano di avere un’opinione personale sui fatti, gli estroversi li prendono per quello che sono.
Gli introversi ricaricano le batterie stando da soli, leggendosi un buon libro o rilassandosi con le attività che prediligono, gli estroversi sentono il bisogno di ricaricarsi stando a contatto con le altre persone.
C’è ancora un dibattito se queste differenze definite da Jung siano o no ancora attuali, dal mio punto di vista lo sono!
Chi è introverso è anche una persona timida?
Molti usano i termini timidezza e introversione come fossero sinonimi, ma in realtà non lo sono.
L’introversione è la preferenza per ambienti che non forniscono stimoli eccessivi e non è dolorosa, la timidezza è la diffidenza e la paura (ad esempio di poter fare brutta figura) di fronte ad altre persone. La timidezza è un tratto della personalità che può causare ansia se presente a livelli eccessivi ma che i molti casi non provoca problemi.
Non provoca problemi a meno che non sia per te un problema. Mi spiego: se fin da bambino hai sentito i tuoi genitori scusarsi con gli altri adulti per la tua timidezza, o se a scuola le maestre ti “spingevano” ad uscire dal tuo guscio, è possibile che tu abbia imparato che essere timidi e riflessivi non è buona cosa. Ci hai creduto così tanto che ti sei costretto ad uscire dal tuo guscio, privandoti di quella parte protettiva della tua personalità. In questo modo, ogniqualvolta ti confronti con amici e colleghi propensi alla socievolezza, ti senti diverso, addirittura sbagliato.
Lo scopo di questo articolo è farti capire, se ti senti timido ed introverso, che non c’è niente di male nell’esserlo!
Molti persone famose ed inventori erano e sono introversi
Ti piace Harry Potter? E I notturni di Chopin? Ti emozioni di fronte ad un dipinto di Van Gogh? Se le tue risposte sono state affermative ad almeno una di queste domande, sappi che il mondo non avrebbe potuto godere di queste meraviglie se i loro autori non fossero stati degli introversi. E che dire di Facebook, Google e Microsoft? Tutte piattaforme ed invenzioni che noi utilizziamo quotidianamente, grazie a delle persone introverse che hanno dedicato la loro vita a progetti in cui credevano e che fondamentalmente sono introverse.
Ci avevi mai pensato?
Un modello più completo
Alcuni studiosi hanno ipotizzato ci siano 4 tipi di personalità collegabili all’introversione ed estroversione. Hanno incrociato queste due variabili con altre due: ansia e sicurezza, ricavando i seguenti 4 quadranti.
Il mondo è più complesso di così
Come hai potuto vedere nella tabella, già si sono delineate delle diversificazioni rispetto all’introversione ed estroversione pure. È difficile infatti trovarle “in natura”. Come ha scritto Jung: “L’estroverso e l’introverso allo stato puro non esistono: se esistessero finirebbero chiusi in manicomio!”
Che tu sia introverso o estroverso, ciò che vorrei ti passasse da questo articolo è l’importanza di accettarti per ciò che sei. Questa consapevolezza è ciò che di più terapeutico esista.
Se desideri un approfondimento, guarda lo speech ai TedX di Susan Cain sull'importanza di essere introversi.
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[…] La classica suddivisione temperamentale viene fatta tra estroversi ed introversi. […]
[…] L’introverso solitamente lo si nota in un gruppo poiché è l’individuo più taciturno, a volte timido, parla poco. Nelle aule scolastiche è il ragazzino che raramente prende parola e si fa notare, spesso amante della lettura, dei mondi fantastici e delle riflessioni. È una persona che preferisce un buon film in solitaria piuttosto che partecipare ad una festa chiassosa e per questo troppo spesso viene etichettato come “strano” e asociale. Se desideri approfondire chi sono gli introversi ti consiglio la lettura d questo post Il potere degli introversi). […]
[…] personale. Prima di tutto è importante capire che non si tratta di semplice timidezza o introversione che, peraltro, sono dei modi di essere e non delle forme di psicopatologia. Si tratta di una […]
L’introverso solitamente lo si nota in un gruppo poiché è l’individuo più taciturno, a volte timido, parla poco. Nelle aule scolastiche è il ragazzino che raramente prende parola e si fa notare, spesso amante della lettura, dei mondi fantastici e delle riflessioni. È una persona che preferisce un buon film in solitaria piuttosto che partecipare ad una festa chiassosa e per questo troppo spesso viene etichettato come “strano” e asociale. Se desideri approfondire chi sono gli introversi ti consiglio la lettura d questo post Il potere degli introversi)