Quiet – Il potere degli introversi

quiet

Il sottotitolo di questo libro recita : il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare.

Se sei una persona introversa o hai un partner o figlio introverso ti consiglio la lettura di questo libro poiché riporta storie di vita vera, ricerche scientifiche e pensieri interamente rivolti a dare sostegno, importanza e “potere” agli introversi.

Vediamo qualche punto importante su cui soffermarti.

Partiamo dal principio: chi sono gli introversi?

L’introverso solitamente lo si nota in un gruppo poiché è l’individuo più taciturno, a volte timido, parla poco. Nelle aule scolastiche è il ragazzino che raramente prende parola e si fa notare, spesso amante della lettura, dei mondi fantastici e delle riflessioni. È una persona che preferisce un buon film in solitaria piuttosto che partecipare ad una festa chiassosa e per questo troppo spesso viene etichettato come “strano” e asociale. Se desideri approfondire chi sono gli introversi ti consiglio la lettura di questo post Il potere degli introversi).

Facciamo chiarezza: l’introverso NON è asociale

Così come le persone estroverse anche gli introversi desiderano avere contatti sociali, parlare con qualcuno e avere amici. La grande differenza con gli estroversi sta nel fatto che non gradiscono partecipare a feste o stare in grandi gruppi perché questo comporterebbe un grande dispendio di energie, dover chiacchierare con tutti e non approfondire nessuna conversazione. L’introverso preferisce il piccolo gruppo (massimo 3 persone) o, ancora meglio, conversare con una sola persona, potendo andare in profondità.

Sono capaci di grandi amicizie profonde e mai banali ma non gradiscono essere invischiati in rapporti che non permettono loro di poter passare anche dei momenti in solitudine, cosa che invece gli estroversi faticano a fare.

Essere introversi non è una malattia!

“Mio figlio (17) ha solo due amici con cui parla, certo, ma dopo la scuola preferisce non passare il tempo con loro ma chiudersi in camera a leggere e ascoltare musica. Siamo preoccupati che sia troppo chiuso, cosa ne pensa lei?”

Questo condensato di preoccupazione genitoriale è una delle tante storie che ho ascoltato in questi anni, laddove genitori, spesso estroversi, temono che il proprio figlio abbia qualcosa che non va solo per il fatto che passa molto tempo in solitudine in attività creative, riflessive e a volte letterarie.

Come segnalato nel titolo, essere introversi non è una malattia ma un modo di essere! Si nasce introversi o estroversi e vi sono ricerche in cui emerge che è possibile prevedere se la persona sarà estroversa o introversa già in bambini di 2-3 mesi di vita (Kagan,1989). Non è perciò un aspetto che possiamo cambiare, come il colore degli occhi o della pelle, ed essendo una caratteristica del temperamento porta con sé capacità, risorse e “poteri” che è bene conoscere ed incentivare. Alcuni si chiedono se il temperamento determina chi saremo da adulti e in questo articolo ho cercato di condensare alcune riflessioni -> Il temperamento determina il nostro destino?

Cosa mi ha colpito di Quiet

Personalmente, da introversa, l’ho trovato un libro rivoluzionario. Rivoluzionario perché non spinge, come molti altri manuali o libri, a conformarsi. Non ti insegna come imparare a parlare in pubblico, come eliminare il fastidio e il disagio di dover partecipare a grandi gruppi. Non etichetta il desiderio di solitudine come un problema. Normalizza tutto ciò e da un senso. Finalmente!

In che modo fa tutto questo:

Offre tra i vari capitoli molti riferimenti a ricerche scientifiche effettuate su introversi ed estroversi dimostrando che una diversità di base esiste;

Racconta storie di vita vera di persone, anche famose, che ce l’hanno fatta proprio perché hanno saputo (e a volte hanno avuto anche la fortuna) di coltivare la propria introversione e le proprie passioni;

Offre una spiegazione culturale e antropologica del perché nella società occidentale odierna si dia tanta importanza all’estroversione a discapito dell’introversione;

L’ultimo capitolo è dedicato ai genitori di figli introversi e ci sono vari punti e consigli su come crescere al meglio insieme a loro;

Infine, ma non per importanza, è straordinariamente ricco di consigli su come sapersi accettare da introversi e non volersi necessariamente cambiare in qualcuno che non si è.

Non aggiungo altro perchè ti consiglio davvero la lettura di questo libro. Se lo hai già letto fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e sarò felice di condividere con te delle riflessioni in merito.

Se invece ti ho incuriosito e desideri acquistarlo ti lascio il link qui di fianco (o se non lo visualizzi, clicca sul link in rosso qui sotto).

2 risposte a “Quiet – Il potere degli introversi”

  1. […] di questi concetti li ho tratti dall’ultimo capitolo del libro Quiet di cui ho fatto una recensione. Ho recentemente trovato una versione per adolescenti di questo bellissimo libro, sempre curato […]

  2. […] Altro libro davvero illuminante in cui l’autrice (lei stessa introversa) fa un viaggio in giro per l’America per intervistare varie persone sul tema dell’introversione. Riporta studi fatti ed episodi personali in cui è impossibile non riconoscersi, se anche tu sei un introverso. Ridona luce ed importanza a questa caratteristica del temperamento umano sottolineando come se non ci fossero gli introversi noi oggi non avremmo raggiunto molte scoperte importanti o non avremmo vere opere d’arte. Molti artisti, scienziati, registi, inventori e pensatori sono infatti degli introversi. Se desideri approfondire la recensione del libro, clicca qui […]

Lascia un commento