Troppe richieste? Impara a dire NO

Quando affronto l’argomento “amore e tutela per se stessi” alle serate divulgative, osservo molte teste che annuiscono tra il pubblico: ciò significa che questo è un obiettivo che hanno tante persone ma che, per qualche ragione, trovano difficile raggiungere. Sei tra questi? Segui l’articolo per scoprire perché dire No alle troppe richieste.

Ansia e affanno

Se ti capita spesso di sentirti affannato, stanco e “di corsa” è probabile che tu stia affrontando troppe cose insieme. Fermati un attimo e chiediti:

in quanti impegni mi sono lasciato coinvolgere ultimamente? Quanti lavori ho accettato?

Ci sono momenti nella vita di alcune persone in cui purtroppo capitano più eventi piacevoli o spiacevoli che vanno affrontati. Solitamente, però, è un momento passeggero che può durare qualche settimana. Se perdura per un tempo più lungo hai tutto il diritto di richiedere un aiuto. Questo può capitare, ad esempio, per la malattia di un anziano in famiglia o per la nascita di un figlio. Sono entrambi eventi che alterano il normale svolgimento della vita personale ed è giusto saper chiedere una mano quando se ne sente il bisogno.

Se sei un libero professionista ma non solo…

Noto che la difficoltà a dire qualche No a livello lavorativo è più presente in liberi professionisti o persone che hanno delle occupazioni part time non per scelta. La paura di non lavorare abbastanza li porta ad accettare molti, forse troppi impegni, ritrovandosi poi schiacciati dall'eccessivo carico.

È importante saper dosare l’impegno e, quando possibile, saper scegliere a chi dire SI e a chi dire NO. A volte è preferibile avere qualche euro in meno a fine mese ma aver passato del tempo di qualità con i propri cari o aver svolto attività rigeneranti.

Se non ti viene spontaneo farlo, sappi che questa è un’attitudine che può essere appresa anche attraverso un lavoro psicologico.

Saper dire No alle persone con cui hai un legame

E’ a volte più difficile rifiutare un invito o una proposta avanzata da un partner, da un amico o da un genitore: accade di sentirsi vincolati e in colpa. Il timore che sento maggiormente dalle persone è :

e se poi ci rimane male?

Ovviamente va analizzato il singolo caso ma nella quasi totalità delle situazioni, le richieste vengono avanzate quando una persona ha bisogno di qualcosa: “mi puoi accompagnare?”, “potresti dirmi come hai studiato per questo esame?”, “Ti va di venire con me al corso di…?”

Riflettici: la persona che ti fa la richiesta è portatrice di un bisogno. In questo caso non ha bisogno di te, ma ha bisogno che qualcuno soddisfi questo bisogno ed ha pensato a te per questo. Qualora tu per qualsiasi motivo non sia disponibile, la persona dovrà semplicemente trovare un'altra persona o un altro modo per raggiungere ciò che desidera.

Ci avevi mai pensato?

Ma facendo questo mi sento un egoista

Egoista è chi pensa sempre e solo a se stesso, senza preoccuparsi mai di quale impatto hanno le sue scelte sugli altri. Tu ti senti davvero così?  O semplicemente vorresti prendere delle decisioni in base a ciò che senti in quel determinato momento? In questo caso non sei un egoista ma una persona che si conosce e soprattutto conosce quali sono i suoi limiti. E questo è davvero molto importante per il tuo benessere psicofisico.

Ricorda:

no

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