Pochi (ma buoni!) consigli per genitori di adolescenti

adolescenti

Come già accennato nell’articolo precedente “Le difficoltà degli adolescenti oggi” il 10 ottobre sono stata invitata da Radio Canale Italia per rilasciare un’intervista riguardo agli adolescenti. In particolare mi sono state fatte due domande:

  • Quali sono secondo te i problemi e le difficoltà principali che gli adolescenti di trovano ad affrontare oggi? (vedi la risposta completa qui)
  • Puoi dare qualche consiglio ai genitori o agli adulti che si occupano di ragazzi?

Oggi mi voglio dedicare in particolare a dare una risposta a questa seconda domanda. Voglio essere molto pratica, darti pochi consigli e incoraggiarti a seguirli. Possono essere infatti semplici a leggersi, un po’ più complesso nel metterli in pratica.

Non prendertela se si ribella a te

Non pochi genitori si spaventano quando il loro bambino o la loro bambina improvvisamente sembra irritabile, scontroso/a o ribelle. Sento spesso frasi come

“sembra improvvisamente che tutto quello che dico o faccio non vada bene!”, “mi ripete che non capisco niente!”, “non mi parla più come prima, si è chiusa e credo ce l’abbia con me ma non so cosa le ho fatto”.

Cara mamma, caro papà: don’t worry! È tutto normale! Tuo figlio si sta solo differenziando da te e per farlo ha bisogno di “distruggere” temporaneamente la tua immagine per poter costruire la propria. Si tratta infatti di opporsi per porsi.

Perciò non prenderla sul personale, e nei limiti del tollerabile, lascialo o lasciala fare. Anzi, dovrebbe suonare un campanello d’allarme se non si oppone mai a te anche se ha 17 anni! Stai tranquillo, è un periodo temporaneo e passerà. Se saprai tollerarlo la vostra relazione ne uscirà rafforzata.

NOTA BENE. È importante però che tuo figlio o tua figlia non esageri: no agli insulti o all’aggressività. Se questo accade, dopo che la calma è ritornata parla a cuore aperto dicendo che ti sei sentito ferito dalle sue parole. È importante che comprenda che certe parolacce oppure offese non è bene dirle. Ovviamente questo vale anche per te. Non insultarlo e non mettergli le mani addosso.

AAA Coerenza cercasi

I ragazzi sono molto sensibili alle ingiustizie e molte di essere nascono già dalla famiglia. Hai mai “predicato bene e razzolato male?”. Gli adolescenti sono ottimi osservatori e se notano delle incoerenze si arrabbiano molto poiché si sentono presi in giro. Tu proveresti lo stesso. Cosa penseresti se il tuo capo ti ordinasse di avere una certa condotta etica e lui facesse l’esatto contrario?

Gen “Mio figlio non studia mai, non lo vedo mai sui libri!  Mi arrabbio spesso perché gli dico che leggere e studiare sono importanti nella sua vita ma lui non mi da ascolto!”

Psi “Lei legge nel tempo libero? Suo figlio l’ha mai vista studiare o appassionarsi ad un libro?”

Gen “Ah no no, io non andavo bene a scuola, non mi è mai piaciuto leggere e purtroppo questo aspetto mi è rimasto. Non leggo mai”

Noti l’incongruenza?

Attenzione quindi alle richieste che fai a tuo figlio, sii innanzitutto tu un buon esempio.

Fermati e ascolta tuo figlio

Sembra una banalità vero? Eppure non lo è. In seduta mi capita di sentire vissuti davvero interessanti e profondi uscire dai ragazzi e quando chiedo “ ma mamma e papà conoscono queste cose che mi stai dicendo?” la risposta è quasi sempre No.

È vero, gli adolescenti si chiudono verso i genitori e in parte questo è fisiologico ma dobbiamo essere noi adulti disposti a mostrarci calmi e pronti ad ascoltarli senza giudicare. Quante volte lo fai? Quante volte chiedi a tuo figlio come sta? Non “come è andata a scuola?” ma COME STAI?

Incoraggialo a inseguire i suoi sogni

Questo è il consiglio più profondo e personale che voglio darti. Mi fa male sentire genitori smontare pezzo per pezzo i sogni dei ragazzi. Capisco che il genitore si muove sempre a partire da un senso di protezione nei confronti del figlio e lo vorrebbe vedere al sicuro ma questo non giustifica il costante

“Cos’è che vuoi fare tu? Ma per l’amor del cielo! Non troverai mai lavoro!”

Ed ecco che abbiamo schiere di ragazzi iscritti ad ingegneria “perché così si trova lavoro” o alla scuola per geometri “perché così può continuare il lavoro del padre”.

Non fraintendermi: il geometra e l’ingegnere sono ottime professioni ma solo se le hai davvero scelte, se hai delle inclinazioni per farle. Altrimenti scegli perché ti senti spinto o perché non credi sufficientemente nelle tue capacità.

Dai coraggio a tuo figlio, aiutalo a vedere le sue doti e capacità e non criticare mai i suoi sogni, anche se per te sono illogici. Sono i suoi sogni.   

 

Cosa ne pensi di questi consigli? Fammelo sapere nei commenti!

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