Che ansia! Come controllarla prima che lei controlli te

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L’autore di questo libro è Albert Ellis, famoso psicoterapeuta cognitivo e creatore del metodo REBT. Il termine inglese REBT sta per Terapia Razionale Emotiva Comportamentale ed è particolarmente indicata nella gestione delle situazioni ansiogene o, comunque, nella ricalibrazione delle emozioni. Un altro interessante testo dello stesso autore, infatti, prende in esame la rabbia e aiuta il lettore ad affrontarla in modo costruttivo e non distruttivo (a lato il riferimento del libro “Che rabbia!”).

Ma veniamo al libro di oggi “Che ansia!”. L’ho personalmente studiato per la preparazione di una serata rivolta alle persone che desiderano avere delle strategie concrete per gestire l’ansia e devo dire che gli spunti sono davvero innumerevoli.

3 cose che mi sono piaciute:

1. La chiarezza

Albert Ellis ha scritto questo libro sicuramente non per gli addetti ai lavori (anche se psicologi e psicoterapeuti potrebbero comunque trarne molti spunti utili) e lo si evince dalla chiarezza con cui espone i vari casi e le varie tecniche.

2, La suddivisione in capitoletti

L’ansia ha moltissime sfaccettature: ansia da prestazione, ansia sociale, fobie, attacco di panico, ansia con vergogna ecc. Ellis affronta ciascuna di queste in un capitoletto di poche pagine, ciascuno dei quali suddiviso in una spiegazione, un caso clinico da lui affrontato e delle linee guida. Tutto ciò rende completo il testo. Inoltre alla fine del libro vi sono delle tabelle riassuntive in cui puoi trovare delle asserzioni e frasi positive da ripeterti, suddiviso per ciascun tipo d’ansia.

3. Il focus sui pensieri

Ellis si focalizza molto, in tutta la prima parte del libro, sulla spiegazione dei principi base della REBT. In particolare ciò che balza all’occhio è la focalizzazione sui pensieri di “doverizzazione” come ad esempio “io devo assolutamente avere successo nel lavoro”, “gli altri devono aiutarmi ad ottenere ciò che voglio”, “il tempo atmosferico deve essere come desiderio io” ecc. Secondo il modello di Ellis, la maggior parte dei sintomi ansiosi nascono proprio dai pensieri di doverizzazione, laddove la persona non desidera ma pretende che le cose vadano come vuole lei. Molti quindi gli spunti di riflessione nel libro riguardo a questo.

A chi lo consiglio?

“Che ansia!” è indicato in generale a tutte le persone che hanno difficoltà a comprendere la propria ansia e soprattutto a trovare strategie utili per la sua gestione. Lo consiglio anche agli psicologi e psicoterapeuti che lavorano a stretto contatto con persone affette da disturbi d’ansia, anche se non appartenenti all’approccio cognitivo. Io stessa ho una formazione in Analisi Transazionale ma ritengo sia importante aprirsi anche a modelli differenti perché l’integrazione arricchisce sicuramente più della chiusura.

E tu, hai già letto “Che ansia”? Oppure hai letto “Che rabbia”? Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi e se hai intenzione di acquistarlo per la tua crescita personale. In questo caso ti lascio a lato il link diretto per avere altre informazioni.

Alla prossima lettura!

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