Gli sdraiati: ecco perché ogni genitore di adolescenti dovrebbe vederlo

Il film "Gli sdraiati", tratto dal romanzo di Michele Serra, è appena uscito nelle sale per la regia di Francesca Archibugi.

Racconta le vicende e le difficoltà di comunicazione di Giorgio Selva (Claudio Bisio), conduttore televisivo, e del figlio diciassettenne Tito. Figlio di genitori separati, Tito si destreggia tra la casa del padre e quella della madre, ma soprattutto passa la maggior parte del tempo con il gruppo di amici, non badando minimamente alle blande regole del padre.

 

Durante il film si sperimentano molte emozioni ed è difficile a volte prendere le parti di un personaggio. Tito e il suo gruppo di amici, soprattutto nella prima parte del film,  suscitano in chi guarda fastidio e rabbia e ci si sente impotenti proprio come il padre.

Momento di svolta, secondo me, è dato dall’intervento dello psicoterapeuta, il quale attraverso poche osservazioni e domande fa emergere il nucleo del problema.

Ai genitori questo film può sicuramente offrire una chiave di lettura interessante per comprendere la rabbia dei ragazzi. Senza l’intervento del terapeuta, difficilmente Tito era in grado di far emergere il motivo di tanta insofferenza verso il padre e i genitori in generale. Chiaramente ognuno poi può calare queste riflessioni all’interno della propria relazione con il figlio o della propria situazione familiare. 

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