“Io ho ragione, tu hai torto”: quando l’orgoglio è velenoso per la coppia

orgoglio

Se vivi in una relazione di coppia da qualche tempo sicuramente sarai incappato in una discussione dove hai pensato “Sei proprio in errore! Sono io ad avere ragione e non mollerò finché non cederai!

Come? Non ti è mai capitato? Pensaci bene! È un momento di stallo piuttosto frequente nelle relazioni e solitamente ne facciamo una “questione di principio!” Non siamo propensi a mollare finché, appunto, l’altra persona cede non perché tu abbia ragione ma molto probabilmente perché è sfinita e non ne può più. Non sto dicendo che tu non abbia ragione in quel momento (anche se fare un passo indietro ogni tanto e chiedersi “e se stessi sbagliando io?” male non farebbe) ma inizia a considerare il fatto che forse avete ragione entrambi.

Una questione di orgoglio

In quel momento ti senti pieno di rabbia e potente, vuoi averla vinta a tutti i costi e, per ottenere questa vittoria illusoria, rischi di portare avanti ad oltranza, per ore o giorni, una questione magari insignificante. A questo punto direi che a guidarti è solo l’orgoglio, uno dei veleni delle relazioni d’amore.

Rifletti per un attimo: quando sei catturato dall’orgoglio osservi il tuo partner come qualcosa di sbagliato da correggere ma così facendo, cosa accade alla tua relazione con quella persona? Sei rispettoso, amorevole e aperto? Oppure sei pieno di tensione, conflitto e antagonismo?

Altre importanti domande da farti

Chiediti inoltre: Come funziona per la tua relazione sul lungo periodo l’essere convinto di essere ok e che invece è il tuo partner che deve cambiare? Quanto aiuta la tua relazione a prosperare e a crescere? E se fosse il tuo partner a vederti come qualcosa da aggiustare, tu come ti sentiresti?

E se fosse il tuo partner a vederti come qualcosa da aggiustare, tu come ti sentiresti?

Cosa pensi di te? Cosa pensi di lui/lei?

In Analisi Transazionale si parla di “posizioni esistenziali”, ovvero del modo in cui tu vedi te stesso e gli altri. Tu pensi e agisci in base a queste posizioni, perciò spesso in terapia si lavora per modificarle quando non sono funzionali. Esse sono:

Io sono Ok, tu sei Ok (la posizione sana e positiva per sé e per le relazioni)

Io sono Ok, tu non sei OK (la posizione di cui abbiamo parlato finora, dove pensi di andare bene ed essere nel giusto, mentre il tuo partner no)

Io non sono Ok, tu sei OK (tipico delle persone con poca autostima e poco amore di sé, controbilanciata da eccessive attenzioni verso gli altri – col rischio di fare da “zerbino” )

Io non sono Ok, tu non sei Ok (definita anche posizione depressiva, dove nessuno sembra andare bene e non vi è fiducia né in sé né nel prossimo).

In quale ti sei riconosciuto? Non ti preoccupare se non ti rivedi sempre nel primo (Io +, Tu +), l’importante è che tu, nel momento in cui ti senti arrabbiato col tuo partner, ti ricordi di manifestare questa emozione partendo dal fatto che per te lui/lei è Ok, è una persona di valore e che la ami.

esistenziali

Attenzione!

Quello che voglio dirti non è di trattenere tutte le emozioni e di non dire più al tuo partner se un suo comportamento ti ha infastidito, ma di frenare l’orgoglio e parlargliene in modo calmo e, soprattutto, rispettoso. No alle parolacce, alle offese e alle critiche pesanti.

Se qualcuno criticasse te in quel modo, tu saresti propenso a cambiare e a migliorare?

Ricorda: non puoi avere controllo sull’altro, né su ciò che provi ma puoi controllare come ti comporti e quello che dici. Questo influirà notevolmente su di te e sulla tua relazione.

Come sempre, scrivi nei commenti facendomi sapere se anche a te è accaduto e come sei uscito/a dallo stallo.

Libro consigliato

Ho preso ispirazione per questo articolo dalla lettura del libro di Russ Harris "Se la coppia è in crisi". Lo consiglio non soltanto a chi sente effettivamente di vivere un momento di crisi nella propria relazione ma anche a tutti coloro che desiderano imparare a vivere un'esperienza di coppia più consapevole.

A breve la recensione!

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