“Mio figlio non mi ascolta!”

“Mio figlio non mi ascolta! Tutte le mie raccomandazioni gli entrano da un orecchio e gli escono dall’altro!”

“Mia figlia sta sempre al cellulare. Le ripeto in continuazione che deve riattaccare ma non mi dà retta, cosa devo fare?”

scappare-casaCari genitori, vi siete riconosciuti? Sì? Allora ciò che vi accomuna a queste due richieste quasi disperate è il desiderio di volervi far ascoltare dai vostri figli ed interrompere il loro comportamento inadeguato.

Quando i figli mettono in atto comportamenti “sbagliati” e sembrano non ascoltare le vostre raccomandazioni, ciò che emerge in voi è un’emozione di rabbia che vi può portare ad atti di forza (portare via il cellulare strappandoglielo dalle mani, alzare la voce, spegnere di colpo il videogioco ecc) oppure potreste sentirvi sconfitti, lasciando quindi correre. In entrambi i casi in questo gioco, uno dei due risulta essere il vincente e l’altro il perdente. Noi, però, non vogliamo questo, ma vogliamo che sia figli sia genitori vincano! Perciò vi riporto una tecnica che può aiutare a mantenere una relazione bilanciata e ad ottenere una positiva risoluzione dei problemi fra genitori e figli.  E’ chiamata la tecnica dei 3 passi ed è stata ideata da H. Franta (1998).

Ovviamente all’inizio vi sembrerà difficile riuscire a controllare la vostra rabbia o il senso di sconfitta, ma vedrete che con l’esercizio e la costanza tutta la famiglia potrà beneficiarne.

Messaggi per modificare comportamenti inadeguati

È importante che gli adulti siano chiari nel mandare messaggi di critica e questi siano più che altro messaggi critico-costruttivi.  Questi messaggi non devono in nessun modo definire il bambino come incapace né tanto meno attaccarlo nella sua essenza di persona. È utile inviare messaggi critico-costruttivi che diano al ragazzo la possibilità di cambiare, indicandogli il modo per modificare un comportamento, evitando messaggi che invitano al fallimento “non riuscirai mai”.

Tale messaggio, per essere efficace, deve contenere i passi seguenti:

  • Non fare questo…
  • Perché succede che…
  • Piuttosto fai…

importante  proporre alternative al comportamento che “non va bene” o stimolare il genitori-e-figliragazzo stesso a trovarne. Infatti la critica fine a se stessa è sterile, mentre dare indicazioni sul comportamento che desiderate è molto più utile.

Nei casi più resistenti al cambiamento:

Quando il ragazzo persevera nei comportamenti inadeguati sarà necessario intervenire con una diversa modalità (soprattutto in situazioni di conflitto):

  1. espressione chiara di stima, comprensione, poca direzione, proposte costruttive

es. so che ti diverti a giocare con la Playstation (comprensione)

ma è troppo tempo che sei davanti alla Tv ed è ora di spegnere (poca direzione)

ora potresti spegnerla e domani riprendi il gioco da dove hai interrotto (proposta)

     2. espressione di comprensione, proibizione in forma impersonale, annuncio di            conseguenze

es. non hai spento la Playstation (comprensione)

se continui domani non la potrai usare (annuncio di conseguenze)

    3. espressione di parole di comprensione, coerente realizzazione delle    conseguenze

es. non hai spento la Playstation (comprensione)

ora la spegni e domani non la potrai usare (realizz.delle conseguenze)

E’ fondamentale mantenere le promesse relative alle conseguenze di un’azione, sia in positivo (se farai….allora riceverai….) sia nelle punizioni (se non farai….allora….).

 A cura di dott.ssa Eleonora Rinaldi – psicologa

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