Mi sento insicura come mamma

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Essere genitore è davvero il mestiere più difficile del mondo! Esistono certamente manuali che offrono utili indicazioni e spunti di riflessione su come offrire le migliori regole, su come affrontare specifici problemi o sulle varie tappe ed età. Ma c’è una cosa importante che va detta: non esiste IL manuale per quello specifico figlio!

Le paure delle mamme

Non ci sono indicazioni sempre valide perché le variabili in gioco sono davvero tante: dall’età del figlio al particolare momento che sta vivendo fino all’umore della mamma in quella particolare giornata.

Il timore che spesso i genitori hanno, e in questo articolo mi voglio concentrare soprattutto sulla mamma, è quello di sbagliare. Paura di dire o fare qualcosa che rovini il figlio, paura di non essere abbastanza brava, paura di non essere all’altezza e di causare insicurezze al figlio.

Se anche tu sei una mamma, non importa quale età abbia il tuo bambino, voglio darti qui alcuni spunti su cui riflettere e lavorare per poter sapere se sei sulla strada giusta.

1. Se sei qui sei già sulla strada giusta!

Se sei approdata su questo articolo significa che il titolo in qualche modo ti ha catturata, ti sei sentita chiamata in causa e sei desiderosa di approfondire il tema. Visto che essere mamma, soprattutto oggi, richiede una tua costante messa in gioco, già il fatto che tu voglia saperne di più per vivere al meglio il rapporto con tuo figlio rimanda ad un tuo forte impegno ed interesse. Sei una brava mamma proprio perché non credi di essere “già arrivata” e credi ci si possa sempre migliorare.

2. Circondati di persone positive ed incoraggianti

Quando un bambino viene al mondo si sa, sconvolge tutti gli equilibri di una famiglia. La mamma, in special modo se è al primo figlio, ha tutto da imparare ed è normale che si senta impacciata ed insicura. La cosa più importante è potersi circondare di persone che sappiano darti una mano e sappiano incoraggiarti, non criticando ogni tua mossa. Credo siano davvero poche le cose sbagliate da fare con un neonato e su questo medici e ostetriche offrono già indicazioni nel pre e post parto.

Se una nonna, una zia o la vicina di casa pensano sempre di saperne più di te, è bene porre da subito un limite a queste invadenze. Non sto dicendo che non vanno dati consigli alla neo mamma ma c’è modo e modo. Ci vuole sensibilità e tatto, poiché l’autostima della mamma in questa sua nuova identità si sta appena formando ed è altamente probabile che la natura le abbia già fornito tutto ciò che le occorre per potersi prendere cura del suo bambino.

Abbi perciò fiducia sul fatto che ce la farai.

3. Ho avuto una brutta reazione e ora mi sento in colpa!

Capita in seduta che il problema del giorno sia “ieri ero stanca ed è capitato che ho sgridato mio figlio anche se non dovevo, adesso mi sento in colpa perché ho sbagliato”. L’idea sottostante è che essendo una mamma non mi posso permettere di essere stanca e di fare alcun errore. Ti voglio rassicurare: né tuo figlio né la società ti chiede questo! La cosa importante è riparare all’errore. Chiedi scusa quando ti sei calmata, parla con lui/lei e fai in modo che comprenda cosa ti ha portata a questa reazione. Se oltre alla stanchezza c’è stato un effettivo comportamento scorretto da parte sua, separa le due cose e comunicaglielo. Un esempio?

“Oggi mi sento stanca e ho sbagliato a sgridarti in quel modo, non avrei dovuto e ti chiedo scusa. Mi piacerebbe però che la prossima volta tu non…(e ci inserisci il comportamento che non vuoi commetta più)”.

Non concentrarti quindi solo sul tuo errore ma agisci sulla riparazione.

4. Ti sai ascoltare e dare importanza?

Questo quarto punto potrebbe aprire un capitolo davvero grande poiché rimanda alla capacità che tutti dovremmo possedere di ascolto del proprio mondo interno. In altre parole: sai che emozione stai provando ora? Riesci a sentire le prime avvisaglie della stanchezza? Consoci la tua rabbia e sai perché in te si scatena? Conosci i tuoi valori, le cose per te davvero importanti? Ti sai prendere del tempo per te? Sei tu la persona più importante della tua vita?

Queste sono solo alcune domande che è bene tu ti faccia e, se non conosci la risposta, ti invito ad iniziare un lavoro personale di crescita psicologica, anche con uno psicologo, in modo da riprendere la tua vita con maggiore consapevolezza. Avere consapevolezza di te ti aiuterà in una infinità di situazioni personali e relazionali e ne beneficerà sicuramente la relazione con tuo figlio.

Se desideri approfondire alcuni di questi aspetti ti lascio degli articoli che avevo scritto a questo proposito

- cos’è importante per te?

- e tu, ti conosci davvero?

 

5. Saper chiedere aiuto

Anche questo aspetto è molto importante. Non c’è bisogno di mostrarti Wonder Woman, non vincerai alcun premio se riesci a fare tutto da sola e se affronti tutti i problemi e i dubbi ragionando solamente con la tua testa. La condivisione con persone che ti sappiano ascoltare può esserti davvero di aiuto. A volte basta anche solo una chiacchierata con un’amica che ha attraversato la tua stessa difficoltà per stare meglio.  Altre volte ancora è utile chiedere aiuto ad uno psicologo non perché tu abbia dei problemi psicologici ma semplicemente per rafforzare la tua autostima come mamma, comprendere quali sono le tue risorse e avere indicazioni diverse. Lo psicologo infatti non lavora solo nel campo della clinica ma è l’esperto delle relazioni e delle emozioni, per cui è formato per poterti offrire sostegno ed informazioni anche sulla genitorialità.

Spero che questi punti ti saranno di aiuto, fammi sapere cosa ne pensi lasciando un commento e, se ti piacerebbe ricevere altri articoli come questo sulla tua casella di posta elettronica, lasciami la tua migliore mail in alto a destra in modo che ti possa inserire nella newsletter.

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