Difficoltà degli adolescenti oggi: la mia esperienza

Il 10 ottobre sono stata invitata presso la sede di radio Canale Italia per rilasciare una breve intervista sul tema dell’adolescenza (il video lo trovi qui sotto).

Il tempo a mia disposizione non era molto per cui ho deciso di creare due articoli per rispondere alle due domande che mi son state fatte dando un’esposizione un po’ più completa. In particolare qui risponderò a

Quali sono le principali difficoltà che gli adolescenti affrontano oggi?

Io ho deciso di occuparmi, oltre che di difficoltà psicologiche in età adulta, di ragazzi adolescenti. Nello specifico non mi occupo di ragazzi oppositivi, con tratti antisociali o con dipendenze poiché ritengo che in questi casi l’aiuto migliore possa essere compiuto da un’equipe.

Quali ragazzi arrivano quindi nel mio studio? E quali sono le principali difficoltà che noto?

BASSA AUTOSTIMA

L’autostima si forma durante l’infanzia attraverso il modo in cui gli adulti descrivono il bambino e fa riferimento al valore che lui o lei da a se stesso. Se io mi sento una persona capace, intelligente e piacevole avrò maggiori possibilità di affrontare gli eventi che mi accadono con sicurezza. Se, viceversa, mi vedo fisicamente brutto, con poche o nessuna capacità e insicuro è molto più probabile che inciamperò di fronte alle sfide che l’adolescenza mi pone davanti.

Ogni anno ad aprile-maggio il mio cellulare squilla e dall’altro capo del telefono trovo un genitore con questa richiesta:

Mio figlio ha tanta ansia, sa , si sta preparando per l’esame di maturità (o di terza media) e continua a ripetersi che non ce la farà. Non mangia e fatica a dormire la notte, può aiutarlo?”.

Puoi notare come la scarsa fiducia nelle proprie capacità si riversa poi in problematiche di ansia ogniqualvolta l’adolescente deve affrontare un ostacolo o una sfida. L’esame di maturità ne è l’esempio lampante.

ANSIA

Come hai appena letto, è molto spesso connessa con una bassa autostima. Non accade però di vivere attacchi d’ansia solo in relazione alla scuola. I cambiamenti a cui va incontro un adolescente sono innumerevoli: dalla maturazione fisica e sessuale, alle prime esperienze sentimentali, dal distacco dalla famiglia alla formazione della propria identità come adulto (->I bisogni degli adolescenti). Tutti questi passaggi, se non vissuti serenamente, possono dare vita a fenomeni d’ansia.

Attenzione però: non sempre l’ansia è patologica o da segnalare ad uno psicologo. L’ansia in queste fasi di passaggio può essere d’aiuto se il genitore aiuta il figlio a leggerla e gestirla. Quando invece è utile richiedere un aiuto psicologico? Quando vengono intaccate per più giorni fame e sonno, quando il ragazzo vive un crollo e sente di non potercela fare da solo, quando vi sono attacchi di panico frequenti.

DIFFICILE GESTIONE DELLE EMOZIONI

Le emozioni sono importanti stati interni che ci dicono come ci sentiamo e ci danno informazioni su come agire per ripristinare uno stato di benessere. Come la creazione dell’autostima, anche  l’espressione e gestione delle emozioni si apprende durante l’infanzia. Le neuroscienze ci dicono che entro i primi 3 anni di vita, il bambino apprende le principali mappe emotive che utilizzerà poi per leggere sé stesso e il mondo. Incredibile vero?

Ma veniamo agli adolescenti. Noto spesso che hanno difficoltà a gestire la paura, la rabbia e, soprattutto la tristezza e il dolore. Ad esempio, di fronte ad una separazione dei genitori, una malattia o morte di una persona cara o semplicemente anche una rottura di una relazione sentimentale porta naturalmente ad uno stato di tristezza e dolore. Cosa accade però se ho 15 anni e non so dare nome a ciò che sento? Se non so come contenerlo? Se non ho nessuno con cui sento di poterla esprimere?

Uno dei fenomeni è quello del cutting: atti autolesionistici attraverso il quale il dolore emotivo viene veicolato in quello fisico. Per approfondire questo argomento clicca qui -> Cutting

Queste in breve le principali difficoltà che noto negli adolescenti che seguo, ragazzi comunque molto intelligenti e sensibili, i quali hanno solo bisogno di un adulto che sappia dare loro coraggio, che sappia dare nome a ciò che provano e del tempo da dedicare ad ascoltarli.

Nel prossimo articolo risponderò alla seconda domanda fatta dall’intervistatore :

“Può dare alcuni consigli ai genitori e agli adulti che si occupano di adolescenza?”

Vai al video integrale dell'intervista

Una risposta a “Difficoltà degli adolescenti oggi: la mia esperienza”

  1. […] già accennato nell’articolo precedente “Le difficoltà degli adolescenti oggi” il 10 ottobre sono stata invitata da Radio Canale Italia per rilasciare un’intervista riguardo […]

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