Come favorire l’autostima nei bambini?

autostima bambini

Alcune domande che un buon genitore si fa è:

Sto agendo bene con mio figlio? Lo sto crescendo sicuro e forte? Oppure dovrei modificare qualcosa?

Dico “un buon genitore” perché gli adulti più sensibili sentono la necessità di mettersi costantemente in gioco su questi aspetti, sapendo che genitori non si nasce, ma si diventa pian piano. In questo articolo vedremo quindi alcune considerazioni da tener presente per favorire l’autostima di tuo figlio.

Naturalmente orientati al piacere

In quanto esseri umani ciascuno di noi, fin dalla nascita, è naturalmente portato ad inseguire il piacere e ad evitare frustrazione e dolore. Un neonato, con pochi minuti di vita, se posto sulla pancia della mamma comincerà la sua scalata verso il seno, alla ricerca del nutrimento. E’ una scena incredibile, sembra un miracolo ma madre natura ha fornito il bambino di questo istinto proprio per la sua sopravvivenza.

Nessuna persona nasce perciò con bassa autostima, con forte autocritica o masochista. Tutti nasciamo orientati al piacere, al benessere.

Le prime etichette

Già durante i primi mesi di vita, i genitori utilizzano vezzeggiativi per richiamare l’attenzione del proprio bambino e, anche se il piccolo non ne comprende il significato, sente il tono di voce con cui vengono detti e sa che hanno a che fare con l’amore. Quando il genitore inizia però ad arrabbiarsi o a sgridare il figlio, lo fa utilizzando altre parole ed un altro tono. Anche questo viene registrato nella sua mente.

Durante la crescita non comprenderà più solo il tono ma inizierà a registrare anche i singoli termini, e li utilizzerà contro di sé.

“Sei proprio stupido”

“Da chi hai preso questo caratteraccio?”

“Sei proprio insopportabile!”

Come potrà trasformare queste frasi il bambino? Vediamo degli esempi

“Sono proprio stupido”

“Ho un caratteraccio, sono nato così”

“se per la mamma/papà sono insopportabile, nessuno mi sopporterà”

NOI DEFINIAMO NOI STESSI IN BASE A COME GLI ALTRI CI HANNO DEFINITO

Questa è la regola aurea che il bambino usa per costruire la sua autostima.

È necessario fare, quindi, attenzione a come parliamo ai nostri bambini. Questo vale non solo per i genitori ma anche per gli insegnanti. Vi sono, infatti, storie in cui bambini con una buona autostima a causa di insegnanti molto critici, iniziano a pensare di non essere intelligenti, di non essere all’altezza.

L’autostima viene favorita dalla fiducia in sé stessi

Un altro aspetto fondamentale nella costruzione dell’autostima riguarda la capacità di saper fare da soli. Già Maria Montessori aveva costruito il suo metodo a partire da questo concetto: se un bambino viene educato all’autonomia, egli costruirà la fiducia in sé stesso.

Ogni volta che, invece, cediamo e facciamo noi al suo posto, è come se gli consegnassimo la patente di incapacità. Un bambino a 8 anni può rifare il suo lettino, può sbucciare la mela per la sua merenda,  ecc.

Autonomia non significa dire al bambino “arrangiati” o spingerlo ad azioni eccessivamente precoci per lui/lei. Significa invece accompagnarlo a svolgere da solo piccoli compiti mostrandogli fiducia. Non farà tutto bene fin dall’inizio ma poco importa. Quando avrà imparato a vestirsi da solo, allacciarsi le scarpe da solo ecc. accompagnato dallo sguardo amorevole del genitore si sentirà forte e capace.

Fatevi aiutare in casa in piccoli lavori come preparare la cena, le pulizie, piegare la biancheria.  Quando un bambino da una mano, si sente utile ed importante, altro importante tassello di una buona autostima.

Ogni volta che, viceversa, diciamo “lascia, faccio io” il messaggio che arriva è “faccio io perché tu non ne sei capace”.

Conclusioni

Ricapitolando: non etichettarlo con frasi o parole negative poiché le utilizzerà per descriversi e costruire di conseguenza la sua autostima sulla base di esse.

Il più bel regalo che puoi fare a tuo figlio è dargli fiducia, comunicargli il messaggio che credi nelle sue capacità, senza fare tu al suo posto. Se mostra il desiderio di volerti aiutare, lascialo fare e seguilo con lo sguardo dando magari delle indicazioni in modo gentile e amorevole. Se agirai in questo modo lo aiuterai a fondare la sua autostima su radici solide.

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