Con la fine di un anno e l’inizio di uno nuovo molte persone sentono di tirare le fila dell’anno appena trascorso, cercando di capire a quale punto del loro percorso di vita sono arrivati, quali gli obiettivi raggiunti e quali, invece, quelli ancora da raggiungere.
È molto facile, perciò, cadere nella trappola della tristezza data dal pensiero unilaterale verso ciò che non riamo riusciti a realizzare e che invece avremmo tanto voluto raggiungere: un viaggio, trovare un nuovo lavoro o lasciare quello vecchio che ci fa stare tanto male, cambiare casa, trovare nuovi amici o un partner ecc ecc. Molti sono i desideri e i buoni propositi che ci facciamo ad inizio anno, ognuno conosce i propri!
Cosa fare quando ci prende la tristezza nel momento in cui pensiamo a ciò che non siamo stati capaci di realizzare?
- Vedere gli eventi in maniera obiettiva: non tutto purtroppo dipende unicamente dalla nostra volontà, ci sono situazioni o obiettivi (vedi trovare un nuovo lavoro, avere un bambino ecc) che per quanto noi le desideriamo e ci impegniamo sono legate anche ad altre persone e alla situazione sociale;
- Riguardare l’anno appena trascorso e soffermarsi su ciò che invece sono riuscito a fare! Obiettivi raggiunti, nuove persone conosciute e situazioni in cui ci siamo ritrovati e che avevamo (o non avevamo!) preventivato ma che ci hanno resi felici!
- Non sono riuscito a raggiungere un obiettivo che mi ero prefissato nel 2013? Non tutto è perduto! Poniamocelo come prima meta per il 2014! E ricordiamoci che gli obiettivi, per essere realizzabili, devono essere posti in maniera concreta e devono essere “piccoli”.
Per un approfondimento su questo rivedi l’articolo “7 punti per raggiungere i propri obiettivi nella propria vita”.
Articolo breve ma di buon auspicio per un 2014 ricco di soddisfazioni per tutti!
Buon anno nuovo!
dott.ssa Eleonora Rinaldi